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Enrico VII, l’alba della dinastia Tudor in Inghilterra di Paola Bravo

18 Febbraio 2016 di Lara Zavatteri Lascia un commento

Si parla spesso di Enrico VIII, tristemente famoso per la fine orribile di molte delle sue mogli, la più famosa resta forse Anna Bolena. Ma chi c’è stato prima di lui?

Prima di re Enrico VIII c’era il padre, Enrico VII, che in questo libro Paola Bravo tratteggia senza annoiare, cercando di illustrare vita e operato di un re che fu il primo della sua casata a salire sul trono d’Inghilterra.

Chi era Enrico VII. Figlio di Edmondo Tudor e Margaret Beaufort, Enrico crebbe sempre in esilio in compagnia dello zio Jasper, lontano dalla madre-il padre morì in battaglia-e dalla sua patria. Il motivo era che, essendo della fazione dei Lancaster, avrebbe potuto rivendicare il trono quando vi salì Edoardo di York. Gli York e i Lancaster, cugini, diedero vita ad una guerra chiamata dei cugini o più tardi delle Due Rose che portò prima i Lancaster sul trono, poi uno York e infine un Tudor.

Mentre Enrico era in esilio, infatti, Edoardo sposò Elisabetta Woodville ed ebbe da lei figlie e figli. La prima fu chiamata Elisabetta come la madre e con lei visse i fasti ma anche i momenti più bui, come la reclusione nell’abbazia di Westminster quando il padre fuggì, dopo un tradimento, nelle Fiandre e alla morte di re Edoardo, quando il trono del fratello venne usurpato dallo zio Riccardo. Mentre accadeva tutto ciò Enrico Tudor aspettava il momento propizio per giungere in Inghilterra dal suo esilio e rivendicare il trono.

Più volte l’impresa fu tentata ma fallì, fino al momento decisivo, quando Enrico riuscì ad uccidere in battaglia re Riccardo e quindi diventare il primo re Tudor. Sposò in seguito la principessa Elisabetta di York, in tal modo vennero riunite le casate dei Lancaster (per Enrico) e York (per Elisabetta). Dall’unione tra i due nacque il primogenito Arturo, destinato ad una morte precoce dopo aver sposato Caterina d’Aragona. Per questo poi il trono passerà ad Enrico, che era solo il duca di York (in Inghilterra l’erede è il principe del Galles, il secondogenito maschio duca di York) e per questo più tardi sposerà Caterina.

Oltre ai due maschi ebbero anche delle femmine fra cui Margherita, regina di Scozia (da lei discenderà Maria Stuarda) e Maria, che sposò prima il re del Portogallo e poi, per amore, Charles Brandon, il migliore amico di Enrico VIII. Pare che quando Caterina d’Aragona rimase vedova di Arturo e a sua volta Enrico VII lo fu di Elisabetta, pensò di sposare lui la ragazza, ma poi la cosa non andò in porto.

Di certo c’è che per tutta la vita ad influenzarlo maggiormente fu la madre, Margaret Beaufort, famosa per la sua fede quasi maniacale, un’influenza che scalfì molto il rapporto tra Enrico e Elisabetta.

Da leggere per conoscere l’inizio della dinastia Tudor, che dopo Enrico proseguirà con il figlio Enrico VIII e i nipoti Edoardo, Maria e Elisabetta I.
[alert type=”black”]Enrico VII l’alba della dinastia Tudor Libro[/alert]

Archiviato in:Biografie e Diari Contrassegnato con: elisabetta di york, enrico VII, enrico VIII, guerra due rose, lancaster, re inghilterra, tudor, york

Il grande Enrico di Carolly Erickson

9 Ottobre 2015 di Lara Zavatteri Lascia un commento

Il grande Enrico dell’autrice Carolly Erickson racconta la vita di uno dei monachi inglesi più conosciuti e più temuti a suo tempo, ovvero Enrico VIII.

S’inizia con l’infanzia di Enrico, che inizialmente non era erede al trono. Fu uno dei figli nati dall’unione tra Enrico VII, del casato dei Lancaster (che sconfisse Riccardo III di York e riuscì così a salire al trono) ed Elisabetta di York, nipote di Riccardo e figlia di re Edoardo IV. Il primogenito era infatti il fratello Arturo, principe del Galles e destinato a succedere al padre. Per Enrico, fin da piccolo un ragazzino esuberante e che amava mettersi in mostra, di fatto gettando sempre nell’ombra il più taciturno fratello maggiore, si prospettava invece una carriera ecclesiastica.

Fu Enrico ad accogliere la principessa spagnola Caterina d’Aragona al suo arrivo in Inghilterra, colei che diventò per poco tempo sua cognata, fino alla prematura scomparsa di Arturo. In seguito, questa principessa figlia dei re cattolici Isabella d’Aragona e Ferdinando di Castiglia sarebbe invece diventata la consorte di Enrico, la prima delle sue sei mogli.

Un personaggio in particolare accompagna Enrico dall’infanzia alla giovinezza, anche se più grande di lui per età e a corte per far compagnia, all’inizio, al principe Arturo: Charles Brandon. Orfano, Brandon fu allevato a corte (il nonno aveva combattuto a favore di Enrico VII contro Riccardo III) e diventò il miglior amico di Enrico, un’amicizia incrinata quando Brandon sposò la sorella di lui, Maria, senza il consenso di Enrico nel frattempo diventato re. Superato questo screzio, i due rimasero amici tutta la vita.

Su Enrico, si legge, ebbe molta influenza negativa la nonna paterna, Margaret Beaufort, una donna che aveva sognato il trono per il figlio Enrico VII per tutta la vita, bigotta e ambiziosa come non mai. Un’influenza resa possibile anche per la dipartita, a nemmeno quarant’anni, della madre di Enrico, Elisabetta di York, morta di parto (morirà anche la sua ultimogenita) e che porterà Enrico ad avere sempre timore delle donne, specie quelle di carattere forte, come di fatto furono Caterina d’Aragona, Anna Bolena, Anna di Cleves. Le altre moglie, Jane Seymour fu probabilmente la più remissiva, Chaterina Howard era solo un’adolescente ignara del potere del re (che infatti la decapitò coperto il suo tradimento) e Chaterina Parr, l’ultima moglie, il bastone della vecchiaia di Enrico.

Tra tradimenti, uccisioni, matrimoni, alleanze nate e sciolte (in particolare con la Francia)si svolse la vita di Enrico VIII, padre di una delle regine più influenti della storia inglese, ovvero Elisabetta I, colei che, figlia di Anna Bolena, seppe portare prosperità al suo popolo, colei con la quale si concluse il casato dei Tudor.
[alert type=”black”]Il grande Enrico Kindle[/alert]

[alert type=”black”]Il Grande Enrico Libro[/alert]

Archiviato in:Storia Contrassegnato con: elisabetta di york, elisabetta I, enrico VII, enrico VIII, il grande enrico, lancaster, margaret beaufort, tudor, york

The taming of the queen di Philippa Gregory

23 Luglio 2015 di Lara Zavatteri Lascia un commento

Uscirà il prossimo 25 agosto, in lingua inglese (non si capisce ancora se e quando sarà disponibile in italiano) il libro The taming of the queen dell’autrice Philippa Gregory, amata per i suoi libri che raccontano la cosiddetta “Guerra dei cugini” (più conosciuta come “Guerra delle Due Rose”) tra le casate degli York e dei Lancaster e, successivamente, le vicende del casato dei Tudor.

Chi conosce abbastanza l’inglese può cimentarsi con questa lettura, gli altri dovranno attendere ancora per poter acquistare il libro in lingua italiana, ma ne varrà probabilmente la pena visto il successo ottenuto da tutti i libri della Gregory anche grazie alla serie ispirata ai suoi libri “The White Queen” su Elisabetta Woodville e Edoardo di York, vale a dire i nonni materni del futuro Enrico VIII.

Dunque, The taming of the queen racconterà proprio di re Enrico VIII, passato alla storia per le sue tante mogli e le angherie passate da queste. Tanto per ricordare, prima sposò la vedova di suo fratello, Caterina d’Aragona, per poi ripudiarla e farla morire sola e malata e sposare Anna Bolena. L’innamoramento per Anna durò poco, qualche anno, il tempo per il re di adocchiare una nuova ragazza, Jean Seymour. Per sposarla e disfarsi di Anna, l’accuserà di stregoneria e incesto e la farà decapitare (stessa sorte del fratello Giorgio e di altri uomini accusati di essere suoi amanti).

Enrico, sempre più ossessionato di avere un figlio maschio-fino a quel momento aveva solo due femmine, Maria da Caterina d’Aragona ed Elisabetta dalla Bolena, dichiarate più volte illegittime e Henry Fitzroy, avuto da una storia con Bessie Blount, che però perirà presto- lo avrà proprio da Jean, che morirà però di parto. Il bambino, Edoardo, succederà al padre alla sua morte, ma sarà anche lui destinato a breve vita.

Dopo Jean, Enrico decide di prendere di nuovo moglie con Anna di Cleves, poi ripudiata perché giudicata troppo brutta, quindi sposa in seguito Caterina Howard, mandata pure lei dal boia. L’ultima moglie, di cui si parla nel libro, è Caterina Parr, una donna che acconsente a sposare un re sapendo cosa aveva fatto alle sue mogli, sapendo di non potersi sottrarre al volere del monarca. Vecchio e stanco, mezzo zoppo, Enrico non ha però perso il suo sadismo nel ricercare complotti. Caterina cerca di farsi amiche le figlie del re, crea un circolo culturale a corte, ma la religione rischia di mandarla al rogo, perché il re ancora non si è stancato di erigere roghi e chiamare il boia per le sue consorti.

Caterina emerge come una donna indipendente e sicura, pur all’ombra di un re del genere, che gli sopravviverà e che troverà il vero amore solo in seguito. Un romanzo da non perdere per tutti i fan di Philippa Gregory, in attesa di poter leggere il libro anche in italiano.
[alert type=”black”]The taming of the queen Kindle[/alert]

[alert type=”black”]The taming of the queen Libro[/alert]

Archiviato in:Letteratura e Narrativa Contrassegnato con: caterina parr, enrico VIII, lancaster, libri philippa gregory, Philippa Gregory, the taming of the queen, the white queen, tudor, york

Il successo dei libri di Philippa Gregory

1 Giugno 2015 di Lara Zavatteri Lascia un commento

In questi mesi un grande successo hanno ottenuto i libri dell’autrice Philippa Gregory, ispirati al periodo della Guerra delle Due Rose e all’epoca Tudor, ma perché questi libri piacciono così tanto?

In primis, per la prima volta, forse, sono le donne a raccontare la loro vita. Sono le donne le protagoniste dei libri e della Storia, che viene narrata da loro stesse e quindi risulta ancora più coinvolgente. Viene insomma messo in primo piano la vita e il punto di vista della donna, in quasi tutti i libri di Philippa Gregory.

Altro motivo è scoprire la storia in modo diverso. Se dell’epoca Tudor si è sempre saputo di più, dell’era precedente, quella che vide contrapporsi in una guerra i Lancaster e gli York, si conosceva meno. Ora, grazie a questi libri, anche questa lacuna è colmata.

Si scoprono personaggi indimenticabili. Non sono personaggi inventati, ma reali e che poco si erano sentiti nominare, in alcuni casi per nulla. È il caso della regina Elisabetta Woodville, sposata con re Edoardo di York, una figura bellissima e al contempo determinata, che conobbe la gloria ma anche molti dolori nella sua vita, o di Enrico VII, padre di Enrico VIII, un ragazzo cresciuto costantemente in esilio e che arriverà al trono dopo aver sconfitto Riccardo, fratello di re Edoardo. La Gregory fornisce un quadro poco lusinghiero di Enrico, visto come un uomo che ha rincorso il trono per tutta la vita, diventato anche crudele, sospettoso, in perenne accordo con la madre, Margaret Beaufort. Riccardo, che Shakespeare ha sempre dipinto come un tiranno usurpatore, qui viene visto diversamente, sotto una nuova e più benevola luce.

Per chi non avesse letto nessun libro, iniziate da La signora dei fiumi, che racconta la storia di Jaquetta, la madre della regina Elisabetta. Della casa reale di Borgogna (conobbe anche Giovanna d’Arco) sposò in seconde nozze Riccardo Woodville, scudiero del primo marito. Si narra la leggenda per cui Jaquetta e le donne della sua famiglia discendono da Melusina, dea dell’acqua.

Proseguite con tre libri che in realtà narrano la stessa epoca, ma da prospettive diverse:
La regina della Rosa Bianca, con protagonista Elisabetta Woodville
La regina della Rosa Rossa dove si raccontano le macchinazioni di Margaret Beaufort
La futura regina con protagonista Anna Neville, moglie di Riccardo

il seguito è Una principessa per due re, con la figlia della regina Elisabetta, sua omonima, innamorata dello zio Riccardo, che però muore in battaglia, costretta al matrimonio con Enrico VII per porre fine alla Guerra delle Due Rose. Ad un certo punto giunge un pretendente al trono, che potrebbe essere il fratello che si credeva assassinato di Elisabetta.

Questi libri sono incentrati sulla Guerra delle Due Rose, gli altri titoli, a cominciare da Caterina la prima moglie si riferiscono all’epoca Tudor.

[alert type=”black”]La futura regina Libro[/alert]

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Riccardo III di William Shakespeare

16 Aprile 2015 di Lara Zavatteri Lascia un commento

Riccardo III di William Shakespeare, scritto tra il 1591 e il 1594, è forse uno dei testi dell’autore più conosciuti. Protagonista è per l’appunto Riccardo di York, salito al trono dopo la morte del fratello Edoardo, anche se la corona spettava di diritto al figlio di quest’ultimo.

Shakespeare dipinge in questo testo la figura di un Riccardo cupo, manipolatore, oltre che dalle fattezze orripilanti (ha anche la gobba), tutti particolari che molte volte sono stati in seguito ripresi da altri testi che parlano di Riccardo. Se sia stato davvero brutto non lo sappiamo, ma il ritrovamento nel 2013, in un parcheggio, del cadavere del re, ha mostrato chiaramente una deformazione nella spina dorsale che appunto indicherebbe una probabile gobba.

Qui Riccardo III complotta dall’inizio alla fine del dramma, in vari modi e servendosi di amici che prontamente fa poi uccidere quando non gli servono più. Senza remore fa imprigionare i nipoti, legittimi eredi al trono (Edoardo e Riccardo, poi famosi come “i principi della Torre) e li fa uccidere (in realtà, non si seppe mai che fine avessero fatto i ragazzi e se fossero stati uccisi, né, eventualmente, su ordine di chi). Sposa inoltre Anna Neville, unicamente per avere anche l’appoggio del nord dell’Inghilterra, la figlia del conte di Warwick, il “creatore di re”.

All’inizio del dramma, Riccardo III fa uccidere anche suo fratello Giorgio, fingendosi suo amico, così da eliminare un altro possibile pretendente al trono. Sullo sfondo, la duchessa Cecilia, madre dei tre figli York, si rammarica per aver messo al mondo un tale mostro, mentre compaiono Anna Neville, prima disgustata e poi sposa di Riccardo, Elisabetta Woodville, sposa di Edoardo e madre dei principi rinchiusi nella Torre nonché l’ex regina-della fazione Lancaster-Margherita d’Angiò.

Ma Riccardo sa di avere ancora un nemico da sconfiggere, per essere al sicuro sul trono: Enrico Tudor, della casata dei Lancaster, in esilio per molti anni e che ora rivendica la corona. La primogenita di Elisabetta Woodville viene promessa in sposa a Enrico, così da unire le casate di York e Lancaster e porre fine alla Guerra delle Due Rose, ma Riccardo s’innamora di lei e medita di farne la sua regina, quando Anna Neville è appena morta.

Sicuro della sua vittoria, Riccardo incontra Enrico sul terreno di battaglia a Bosworth, non prima di aver sognato per tutta la notte gli spettri di coloro che ha ucciso, che gli augurano la morte. Enrico, invece, ha sognato per tutta la notte gli stessi spettri, che però gli augurano la vittoria. Riccardo perde il suo cavallo-da qui la famosa frase “Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!”- ed Enrico prontamente lo uccide, divenendo il nuovo re d’Inghilterra.
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Una principessa per due re

14 Aprile 2015 di Lara Zavatteri Lascia un commento

Elisabetta di York in questo libro è una donna divisa. Una principessa per due re dell’autrice Philippa Gregory racconta la vita della figlia della regina Elisabetta e del re Edoardo di York, colei che diventa regina con il matrimonio con il nuovo re, Enrico Tudor.

Come detto, Elisabetta è una donna divisa, in primo luogo il suo cuore è straziato. Enrico Tudor, padre del futuro Enrico VIII, ha vinto la battaglia di Bosworth sconfiggendo re Riccardo, il fratello di Edoardo che si è incoronato re al posto dei nipoti, i figli di Elisabetta ed Edoardo, legittimi eredi al trono. Dopo aver perso tutto la principessa Elisabetta, le sue sorelle e la madre trovano rifugio nell’abbazia di Westminster, dove ricevono la notizia che i principi Edoardo e Riccardo, gli eredi condotti nella Torre per ordine di Riccardo, sono stati uccisi.

Ancora oggi in realtà non si sa che fine abbiamo fatto realmente i due principi, se siano stati effettivamente giustiziati (da chi?) oppure no. Nel libro La regina della rosa bianca Philippa Gregory ipotizza che la regina Elisabetta abbia mandato nella Torre solo il primogenito, mentre Riccardo, sostituito nella prigionia da un paggio, si trovava al sicuro nelle Fiandre.

Ad un certo punto re Riccardo decide di portare a corte sua nipote Elisabetta e s’innamora di lei, ricambiato. Riccardo è ancora sposato con Anna Neville, malata e in punto di morte, ma ciò non impedisce che sbocci questo amore tra i due. Elisabetta è consapevole che lo “zio” Riccardo potrebbe aver fatto uccidere almeno uno dei suoi fratelli, eppure ricambia ugualmente un sentimento d’amore che non s’interrompe neppure quando Riccardo viene ucciso a Bosworth. Riccardo resta nel suo cuore, ma già da tempo è promessa sposa a Enrico Tudor, il nuovo re.

Il matrimonio è stato pensato dalla diabolica (anche se lei si crede una santa) Margaret Beaufort, madre di Enrico e dall’ex regina Elisabetta, per porre fine alla Guerra delle Due Rose unendo con questo matrimonio le casate rivali degli York e dei Lancaster. Elisabetta sposa Enrico, ma solo con il tempo imparerà ad amarlo.

In Una principessa per due re un giovane dichiara di essere il fratello perduto di Elisabetta e rivendica la corona. La nuova regina dovrà ancora una volta scegliere da che parte stare, mentre il popolo acclama al possibile ritorno degli York sul trono.
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[alert type=”black”]Una principessa per due re Libro[/alert]

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