Un amore fascista. Benito, Edda e Galeazzo

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Articolo aggiornato giorno 9 Marzo 2016

Storie complesse cui si frammise la politica, la guerra, ostilità reciproche. Un amore fascista. Benito, Edda e Galeazzo dell’autore Giordano Bruno Guerri racconta questi tre personaggi e il sentimento che li unì, complesso e viscerale, difficile ma indispensabile.

Di Benito Mussolini s’inizia con la storia del maestro elementare diventato capo del fascismo, ma soprattutto, uomo cui, pare, le donne non potessero resistere. Ebbe infatti, oltre ai figli avuti dalla moglie Rachele, altri figli naturali, riconosciuti e non e molte relazioni con donne che non sapevano resistergli. Ma la donna forse più importante di Benito non furono né le amanti nè “Donna Rachele” bensì la figlia primogenita Edda.

Edda era la sua prediletta e dal padre ereditò il temperamento, l’audacia, l’essere una ragazza senza paura di nulla. Idolatrava il padre, mentre per tutta la vita ha sempre avuto un rapporto complesso con la madre. Edda non era, per i suoi tempi, una ragazza comune. Teneva i capelli corti (inizialmente era stato proprio Mussolini a volerlo), non aveva timore di esprimere giudizi, andava a cavallo, aveva idee politiche che naturalmente erano quelle del padre. Comunque una donna anticonformista, specie in quei tempi, da adolescente e poi da giovane donna negli anni Trenta, quando il femminismo era ancora di là da venire.

Galeazzo Ciano era il figlio di Costanzo, un uomo molto diverso dal Duce che aveva educato con severità il figlio e pretendeva molto da lui. Galeazzo, pur avendo ambizioni giornalistiche si dedicherà all’arte diplomatica e ad un certo punto incontrerà Edda. Fu un matrimonio di alti e bassi, con tre figli, da un lato con le infedeltà di lui e dall’altra con il carattere forte di lei. Edda probabilmente non sostituì mai nel suo cuore il padre Benito, mettendo al primo posto Galeazzo, fino a quando i rapporti fra i due si sgretolarono inevitabilmente.

Dopo il Gran Consiglio del fascismo e la capitolazione di Mussolini, con un ordine del giorno approvato anche dal genero Galeazzo, quest’ultimo, che aveva in astio i tedeschi e-ma forse troppo tardi-si era reso conto dell’immane tragedia che era stato il patto con Hitler– una volta liberato Mussolini dagli stessi tedeschi venne imprigionato. Edda allora si rese conto di provare ancora del sentimento per lui, fece di tutto per vederlo, ma le sue lacrime, le su suppliche furono vane. Galeazzo venne fucilato per ordine di Mussolini e il cuore di Edda andò in pezzi per sempre. Aveva perso un marito, ucciso su ordine del padre che aveva sempre adorato.

Un libro che ricostruisce la vita dei tre protagonisti e gli intrecci che li portarono a conoscersi e a condividere un tratto di vita insieme, fino alla tragedia finale.
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Lara Zavatteri
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