Articolo aggiornato giorno 7 Marzo 2016
Oskar Schindler ha iniziato ad essere conosciuto agli occhi del mondo dopo il film “La lista di Schindler”, dov’era interpretato dall’attore Liam Neeson. Chi era in realtà quest’uomo? A questa domanda risponde questa biografia, che ripercorre la vita dell’uomo della lista fino al momento cruciale, appunto quando decise di aiutare gli ebrei.
Industriale ricco, se non ricchissimo, Schindler, nato in Cecoslovacchia, all’inizio vede le persecuzioni ai danni degli ebrei senza prestare molta attenzione a quanto sta accadendo. Continua ad amministrare i suoi affari, è membro del nazionalsocialismo, ha una moglie ma amanti un po’ dappertutto, insomma fa la bella vita mentre fuori la seconda guerra mondiale sta devastando il mondo e il popolo ebraico sta per essere annientato.
Ad un certo punto scatta in lui qualcosa. Non si limita più a vedere passivamente le torture e le uccisioni degli ebrei, ora vede e ne resta scioccato. Eppure anche prima accadeva tutto ciò che osserva, ma a lui non interessava. Decide di fare qualcosa, almeno una piccola azione che possa salvare, forse, la vita di qualche ebreo. Per la sua fabbrica chiede ai tedeschi nuova manodopera, impiegando centinaia di ebrei, anche bambini. Apre in seguito una nuova fabbrica e decide di trasferire lì la manodopera, ufficialmente per sfornare materiale bellico, anche se in realtà non si produrrà mai nulla.
Redige così la famosa lista con intere famiglie di ebrei che saranno destinate alla sua fabbrica. Pur con molte perplessità e ostacoli, i tedeschi acconsentono anche a questa richiesta. Gli ebrei della lista di Schindler resteranno nella fabbrica fino al termine del conflitto e si salveranno. Schindler fugge per non essere catturato e nel dopo guerra sarà spesso, fino al trasferimento definitivo, in Israele, accanto a molti di coloro che ha salvato. È uno dei Giusti fra le nazioni, ovvero un non ebreo che durante la guerra ha salvato delle vite di persone ebree.
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