Articolo aggiornato giorno 20 Gennaio 2018
La Via Appia, da Roma fino a Brindisi, un antichissimo collegamento che è il protagonista del libro “Appia” del giornalista Paolo Rumiz. Un viaggio che l’autore ha compiuto sia sulla via sia nella storia, inseguendo le tracce di personaggi legati in vario modo a questi luoghi.
Appia: il percorso
Anzitutto, un percorso fatto a piedi, ritrovando un ritmo diverso da quello frenetico di tutti i giorni, lontano dal caos, con un procedere lento e quindi più favorevole alla contemplazione e all’immaginazione, ricordando chi ha avuto un legame con l’Appia.
Uno per tutti Federico II, imperatore, sovrano di Castel del Monte, maniero famoso per la sua architettura strana, differente dagli altri castelli, un sovrano ricordato per aver dato vita a diverse opere architettoniche ma anche per la sua apertura culturale.
Legati all’Appia sono anche Orazio o il servo che volle ribellasi alla sua condizione, Spartaco, ma anche coloro che arrivarono nell’Italia antica, lasciando poi numerose tracce di sé (nei palazzi, nei monumenti, perfino in alcuni tipi di colture) come i Normanni o gli Arabi e molti altri.
Se da un lato questo viaggio riporta alla storia, dall’altra non può ignorare il presente, fatto anche di luoghi cementificati, lasciati nel degrado, una realtà che si affianca alla bellezza di posti ancora inalterati, ad una campagna con vie, paesaggi, muri a secco, dove il tempo sembra essersi fermato.
C’è insomma, in questo viaggio, la bellezza della natura, il silenzio, l’incontro con la gente che popola questi luoghi da un lato, dall’altra anche il brutto di una natura non tutelata e alcune volte svenduta o del tutto distrutta.
Da questo viaggio reale e nella storia è nato un libro da leggere che può diventare anche una sorta di guida per coloro che desiderano intraprendere gli stessi percorsi, scoprire le stesse cose o anche, perchè no, scorci differenti, per intraprendere un’avventura certamente non convenzionale ma che può diventare ricca di significato, per comprendere come l’Appia è cambiata e al contempo è rimasta uguale nel corso dei secoli, quali popoli l’hanno percorsa e chi la utilizza oggi, quanto antico e moderno si fondono in questa via che può essere anche una sorta di cammino da fare soli o in compagnia, consapevoli però che si sta camminando sulle tracce della storia.
Al libro si aggiungono, inoltre, le preziose mappe disegnate da Riccardo Carnovalini che ha tracciato l’intero percorso effettuato da Paolo Rumiz, descrivendolo per coloro che vogliono rifare il medesimo itinerario sull’Appia.
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