Articolo aggiornato giorno 23 Maggio 2024
Uno più uno fa uno è una nuova raccolta poetica dell’autrice Valentina Casadei, uscita nel mese di ottobre 2020 per Ensemble. Valentina Casadei è una sceneggiatrice, che vive tra Bologna e Parigi, nata a Lugo (in provincia di Ravenna) nel 1993. Ha già pubblicato precedentemente altre due raccolte di poesie, Tormento Fragile (nel corso del 2018) e Il Passo dell’inerzia (sempre nel 2020).
Valentina Casadei si è laureata al DAMS di Bologna in storia del cinema, e in seguito si è trasferita a Parigi dove ha ottenuto un prestigioso Master in regia e sceneggiatura all’Eicar.
Ha già diretto ben due cortometraggi, “Tutto su Emilia” e “I Nostri Giorni Benedetti”, che hanno avuto molte selezioni per alcuni importanti festival del nostro paese. Attualmente è una programmatrice per molti film festival di livello nazionale e sta lavorando al suo primo lungometraggio, in uscita prossimamente.
Uno più uno fa uno: la recensione
Uno più uno fa uno è quindi la sua terza raccolta di poesie, accumunate tutte da una profonda schiettezza di sentimenti e dalla speranza della giovinezza, quasi a tratti tormentata e straziante. Il filo conduttore della nuova raccolta di poesie della Casadei risulta essere quello del potere delle emozioni, che rimane sempre centrale in tutte le composizioni, in mezzo a parole caratterizzate da speranza, amore e senso del perdono.
Sembra quasi che tra queste poesie l’autrice si trovi nascosta tra qualche respiro di eternità, alla ricerca di una ragione d’essere che non riesce mai ad individuare con chiarezza del tutto.
Altro tema ricorrente nelle poesie di Valentina Casadei è quello della natura, con una grande attenzione ai sentimenti in correlazione ad essa, oltre che alla tendenza a riportare i suoni degli alberi e degli animali che la popolano, sempre con uno sfondo quasi malinconico.
Importante per l’autrice anche il concetto della crescita e del relativo spaesamento inevitabile che la accompagna. Infatti in tutti i versi della Casadei si nota sempre in maniera implicita, come se fosse qualcosa di distante, una sorta di senso di mancanza di precisi punti fermi, che possano rappresentare una sicurezza che vada oltre lo scorrere del tempo o una determinata posizione spaziale.
Sembra quasi di viaggiare tra i pensieri dell’autrice, in maniera leggera e partecipata, senza mai restare in un posto fermi per troppo tempo. Infatti ritorna una concezione molto cara a Valentina Casadei, come aveva già evidenziato nella scorsa raccolta di poesie, Il Passo dell’Inerzia, ovvero quella relativa al cammino continuo in avanti come unica soluzione al fine di dare un senso al nulla che dilaga, tramite momenti di lungimiranza e memoria.
La conoscenza del passato infatti per l’autrice si mantiene sempre fondamentale in tutti i versi. Questa impressione di movimento continuo, che rimane sempre viva in tutta la raccolta, permette al lettore di non provare mai sensazioni di noia o pesantezza, sentendosi sempre all’interno delle composizioni e riuscendo a sentire tutte le emozioni che vengono scaturite dalla poesia dell’autrice.
Il libro presenta settantaquattro pagine, ma è ricco e denso di concetti, situazioni e sentimenti che lo rendono davvero molto interessante per la lettura, capace veramente di sorprendere in positivo qualsiasi tipologia di lettore, dai più grandi ai più piccoli.
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