Articolo aggiornato giorno 20 Maggio 2024
L’imperatrice illuminata di Susan Hastings è un libro edito quest’anno da Piemme nella collana Storica. Ha 437 pagine, cartaceo oppure in versione ebook.
L’imperatrice illuminata: la recensione
In L’imperatrice illuminata l’autrice Susan Hastings continua a raccontare la vicende di colei che venne ricordata come “Caterina la Grande”, di cui aveva già narrato le gesta in un libro precedente ovvero “Caterina. Una principessa tra amore e potere”. La storia, seppur romanzata, è quella vera di Caterina, principessa tedesca, nata in Prussia che giovanissima sposò l’erede al trono di Russia, Pietro della famiglia Romanov.
Caterina dovette cambiare tutto della sua vita per sposare l’erede, anche il nome, infatti si chiamava Sofia,oltre alla religione-diventò ortodossa-ed imparare il russo. In “L’imperatrice illuminata” di Susan Hastings troviamo Caterina a 33 anni, quando sul trono siede suo marito, lo zar Pietro, dopo la morte della zarina Elisabetta.
Pietro, con il quale Caterina non ha mai avuto un buon rapporto, da principio non mostra propensione per il suo nuovo ruolo, ma ben presto il fatto di essere diventato imperatore di tutte le Russie lo porta ad una continua attività, in vari ambiti, per cambiare ciò che non gli aggrada di ciò che ha fatto la madre Elisabetta e porre mano a tutto ciò che ci si aspetta da uno zar, anche se è uno zar non amato e sua moglie lo detesta.
L’imperatrice illuminata racconta come, in questo periodo, Caterina dà alla luce un bambino, figlio illegittimo in quanto nato dalla relazione con uno dei suoi amanti più celebri, ovvero Orlov. Un fatto realmente accaduto, con il bambino che vivrà lontano dalla corte. Da questo momento Caterina, insieme ad un manipolo di uomini a lei fedeli, prende in mano il suo destino e con un colpo di Stato depone suo marito e pone se stessa sul trono.
Caterina La Grande fu davvero un’imperatrice illuminata, soprattutto per alcuni ambiti. In primo luogo per le arti, infatti era autrice ella stessa di racconti e commedie, ma anche come mecenate ad esempio di intellettuali come Voltaire, ma anche gli “Enciclopedisti” Diderot e D’Alembert, per fare alcuni nomi. Amava il lusso, basti pensare che fu lei a commissionare la famosa “Camera d’ambra”, un gioiello appunto tutto d’ambra, che poi fu trafugato dai nazisti (l’attuale è una copia).
Inoltre, favorì il nascere di ospedali e la presenza di medici e farmacisti in città e non solo, oltre all’istruzione anche per gli adulti, considerato il tasso di analfabetismo. Fu al centro di varie guerre ed espanse molto i confini della Russia, anche se il suo regno non fu privo di ombre, come l’atteggiamento non sempre chiaro e amichevole nei confronti dei “servi della gleba”, che da un lato aiutò, dall’altro non fece nulla per abolire questa realtà.
L’imperatrice illuminata di Susan Hastings racconta queste vicende, che toccarono la vita dell’imperatrice, una donna che riuscì a governare, da sola, una nazione come la Russia e a farsi ubbidire dall’esercito e da coloro che avrebbero potuto tentare un altro colpo di Stato per affidare il trono ad altri.
Fu sicuramente una donna indomita, coraggiosa, un’intellettuale, ma anche una donna ambiziosa che amava il potere forse più di ogni altra cosa.
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