La bibliotecaria di Madrid di María Zaragoza

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Articolo aggiornato giorno 26 Maggio 2025

La bibliotecaria di Madrid di María Zaragoza è un libro edito da Garzanti che racconta atti di eroismo durante la Guerra civile spagnola, che permisero a moltissimi libri di essere salvati e alla cultura di essere uno strumento di resistenza e di libertà.

La bibliotecaria di Madrid: recensione

Ne “La bibliotecaria di Madrid” di María Zaragoza si raccontano fatti accaduti durante il regime di Francisco Franco in Spagna, nello specifico relativo ai libri. Non solo: si narra di persone realmente esistite che rischiando la vita cercarono in tutti i modi di salvare la cultura ed i libri in particolare, condannati ad essere bruciati sui roghi dal regime. La protagonista è Tina, una giovane bibliotecaria, che inseme ad altri cerca di salvare i libri dalla distruzione.

Tina, la protagonista

Tina è una giovane donna spagnola il cui sogno è sempre stato quello di fare la bibliotecaria, sogno che si avvera nel 1936, quando entra a far parte dello staff della Biblioteca Nazionale. È felice, ma ancora non sa che di lì a poco scoppierà la Guerra Civile con a capo il dittatore Francisco Franco, né quello che accadrà in seguito. Il libro inizia nel 1939, il giorno in cui normalmente la gente festeggiava la Giornata nazionale del Libro.

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Tina si avvia per le strade di Madrid, senza rendersi conto di ciò che sta accadendo. Le persone sono sì per strada, ma nessuno festeggia. Tina non comprende, fino a quando arriva davanti ad un cumulo di libri, che vengono dati alle fiamme.

I libri

Nell’epoca di Franco, vengono distrutti in questo modo migliaia o forse più di libri. Da quelli marxisti a quelli semplicemente pessimisti, quelli anticattolici, liberali, che si ispirano al modernismo e moltissimi altri generi, oltre a giornali e riviste.

I roghi anche nella Germania nazista

Ne “La bibliotecaria di Madrid” di María Zaragoza si racconta l’orrore di Tina quando comprende che i libri stanno per essere dati alle fiamme e che quel “rituale” non sarà certo l’ultimo. Roghi che si videro, identici, nella Germania nazista, con testi di ogni genere bruciati in pire gigantesche, per tutto il periodo del regime. La cultura, nella Madrid di Tina e in Germania, veniva considerata pericolosa, pertanto si censurava per poi bruciare libri, giornali e riviste in questa maniera. Nel film “Storia di una ladra di libri” si vede infatti la protagonista, in un paesino della Germania, che sottrae un libro dal rogo, per salvarlo, come deciderà di salvare i libri la bibliotecaria Tina. Non a caso Hitler e Mussolini erano alleati di Franco e la cultura doveva seguire i loro dettami.

Una società segreta

Tina decide fin da subito che non può far finta di nulla, che deve salvare i libri, anche se ovviamente questo significa mettere a repentaglio la propria vita. Ma come fare? Entrerà a far parte di una sorta di società segretissima, ovvero l’Associazione della biblioteca invisibile, dove tutti coloro che ne fanno parte salvano i libri e la cultura, li nascondono, fanno in modo che non vadano perduti e bruciati. In questo modo Tina può cercare di salvare i libri ma allo stesso tempo conosce personalità di rilievo della Madrid di allora, artisti, poeti e anche altri bibliotecari ed archivisti che hanno messo l’amore per i libri davanti al pericolo. Come detto, persone che sono realmente esistite.

La biblioteca nella biblioteca

Se all’inizio l’importante della missione è salvare a tutti i costi i libri, alcuni dei quali anche di inestimabile valore, in seguito nel libro sorgono vari problemi. Dove collocarli, come non farli scoprire, come non far arrestare e finire in prigione coloro che facevano parte della biblioteca invisibile. E, dopo, come fare in modo che i libri ritrovassero la loro collocazione, lasciando la biblioteca invisibile per arrivare alla Biblioteca Nazionale.

Salvare i libri per salvare la libertà

Tina e tutti coloro che segretamente fanno in modo di salvare i libri sono mossi certamente dall’amore per la lettura, ma anche da altri sentimenti. Dalla consapevolezza, ad esempio, che i libri e la cultura sono alla base della società, che fanno in modo che uomini e donne leggendo possano sentirsi liberi, crearsi opinioni, sognare, che un libro può fare tutto questo e ancora di più. E che sopprimendo la cultura di fatto si toglie la libertà di pensiero ad un popolo.

La bibliotecaria di Madrid: conclusioni

“La bibliotecaria di Madrid” di María Zaragoza è da leggere per conoscere una storia che s’ispira a fatti realmente accaduti, per capire come un gruppo di persona all’epoca fece di tutto per salvare i libri e per fare in modo che quegli stessi libri, dopo la guerra, potessero essere letti nuovamente, lontani dai roghi di chi voleva distruggerli.

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Il libro la bibliotecaria di Madrid non è disponibile in versione gratuita perchè il libro non rientra tra quelli di pubblico dominio, se vuoi leggerlo puoi acquistarlo su Feltrinelli.

Giovanni

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