Il giovane Holden di J.D. Salinger

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Articolo aggiornato giorno 6 Giugno 2019

Questo è uno di quei libi che ti fanno veramente sentire partecipe, come se potessi essere tu a scrivere la storia che stai leggendo. Già perché Il giovane Holden di J.D.Salinger, pur essendo ambientato nell’America degli anni Cinquanta, resta un romanzo più che mai attuale e in cui ci si può identificare.

Il giovane Holden: la recensione

Holden è un liceale che odia molte cose del mondo in cui si trova suo malgrado intrappolato. Odia la scuola e i suoi compagni, odia la società borghese e perbenista in cui si trova inserito e di cui fa parte anche la sua famiglia, in generale non sa dove collocarsi per come pensa e non sa che cosa farà della sua vita.

Espulso da scuola per l’ennesima volta, decide di non tornare subito a casa dai suoi, a New York, ma di passare qualche giorno a vedere il mondo. Si troverà invischiato in situazioni tragicomiche, come con una ragazza conosciuta al bar, in realtà una prostituta, che lui non aveva identificato come tale o il suo peregrinare per i locali osservando la varietà di persone intorno a lui.

È lo stesso Holden a raccontare la sua storia, compresi gli incontri con un amico del fratello (un fratello che fa lo sceneggiatore e sta a Hollywood, cosa che Holden aborre) e una vecchia fiamma, che si rivelerà ai suoi occhi un po’ troppo oca da quanto si ricordava, nonché con un professore del liceo, e questa sarà un’esperienza assai meno piacevole.

Alla fine di questo suo personale viaggio, che è sia reale si metaforico, come se scavasse nel contempo anche dentro se stesso, Holden decide di andare a trovare la sorellina Phoebe, l’unica che gli piace davvero.

Nel frattempo ha cominciato a notare di nuovo piccoli particolari, piccole cose che sono il bello della vita, a credere che nonostante la situazione in cui si trova, senza sapere che cosa farà del suo futuro, in qualche modo ce la farà. Ironico, malinconico, un romanzo dolce-amaro al tempo stesso sui dubbi di un adolescente e la società, che come detto potrebbe benissimo adattarsi anche alla situazione odierna.

Non si comprende bene che cosa abbia fatto Holden alla fine, se non che ha trovato il coraggio di presentarsi ai genitori e che si è ritrovato in ospedale, da dove infatti ha iniziato a raccontare la sua vicenda. Un inno all’anticonformismo, al saper pensare con la propria testa, all’andare oltre le apparenze per scoprire un pizzico di bellezza autentica. Da non perdere.