Black Flag (Einaudi, 2002), rappresenta il secondo capitolo del Ciclo di Pantera, il cui primo episodio era Metallo Urlante (1998) e il sequel fu Antracite (2003). Valerio Evangelisti è probabilmente una delle voci più autorevoli nel panorama fantascientifico e fantasy italiano, iscrivendosi di diritto nel filone cosiddetto New Weird, ovvero quel sottogenere letterario che lega elementi fantasy (principalmente la magia) a connotati tecnologici, spesso in ambientazioni post apocalittiche.
Black Flag: la trama
Black Flag è un romanzo per certi versi difficile, anche solo da seguire, dato che si sviluppa su tre differenti piani temporali e narrativi. Il primo si sviluppa durante la Guerra di Secessione statunitense e ruota attorno al pistolero (ma anche un po’ stregone) Pantera: lupo fra i lupi, è un personaggio strano, che pur ammazzando per sopravvivere conserva un suo particolare e personalissimo senso di giustizia.
Il primo piano narrativo si alterna nelle pagine del romanzo con il secondo (Paradice) in un non ben precisato momento fra l’anno 2999 e l’anno 3000, dove ormai il genere umano è distrutto da sindromi psicologiche più o meno gravi. Il terzo piano narrativo (Porphyria, dal nome di una sindrome neurologica) si sviluppa infine nel XX secolo in una Panama squassata dai bombardamenti americani, e rappresenta il prologo e l’epilogo.
Dei tre piani temporali di Black Flag, quello che si sviluppa durante la Guerra di Secessione è certamente il più convincente (e forse anche identificabile), tanto da valere a questo romanzo la fama di “prima trasposizione letteraria dei western di Sergio Leone”. A mio giudizio Black Flag è ben lungi dal verificare questa similitudine e lo ritengo un romanzo un po’ confusionario, all’interno del quale risulta difficile trovare un filo conduttore (se mai ce ne fosse uno) fra i tre piani temporali.
D’altro canto Evangelisti è famoso certamente per il personaggio di Pantera, ma ancora di più per le avventure dell’inquisitore Nicolas Eymerich, il cui ciclo (conta circa 12 titoli pubblicati fra 1994 e il 2010) rappresenta una delle più vive esperienze italiane di questo genere letterario.
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