Vita Mia di Dacia Maraini

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Articolo aggiornato giorno 27 Marzo 2024

Vita Mia di Dacia Maraini è un libro edito da Rizzoli, disponibile in formato kindle e classico cartaceo, trovi i link alla fine di questo articolo.

Recensione

Siamo nel 1943, e Dacia Maraini, una bambina di sette anni, vive in Giappone con i suoi genitori, Fosco e Topazia, e le sue sorelline Toni e Yuki. Suo padre è un professore all’università di Kyoto, mentre sua madre si è integrata felicemente nella comunità locale. In quel periodo, il sogno di tutti è la pace, e c’è l’ottimismo che la guerra possa presto finire. Ma questa tranquillità si sgretola quando Fosco e Topazia prendono una decisione coraggiosa: rifiutano di giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. Questo atto di ribellione li condurrà, insieme alle loro figlie, in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria.

Per la famiglia Maraini, inizia un periodo di estrema sofferenza. Con un misero razione di riso al giorno, devono affrontare fame, malattie, attese interminabili, freddo e vessazioni. Sono costretti a imparare a sopravvivere in un ambiente ostile insieme ad altri prigionieri. Questa esperienza diventerà uno dei periodi più difficili della loro vita.

Dacia Maraini, una delle autrici più significative della narrativa italiana, ritorna in libreria con una storia profondamente personale e intima: la testimonianza di un periodo nascosto per decenni nella memoria della scrittrice. Attraverso una narrazione intensa, dolorosa ma intrisa di momenti di speranza e incredulità, riviviamo i mesi di prigionia di Dacia e della sua famiglia nel campo di concentramento giapponese.

Questo racconto è un monito per non dimenticare gli orrori del XX secolo. Rappresenta anche un omaggio al coraggio, alla fedeltà alle proprie idee e al rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato un segno indelebile nella storia. È un tributo a tutti coloro che, come loro, hanno lottato per la libertà di tutti gli esseri umani. La storia di Dacia Maraini ci ricorda che anche nei momenti più bui, la speranza e la forza dell’umanità possono brillare.