Un luogo chiamato libertà di Ken Follet

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Articolo aggiornato giorno 20 Marzo 2024

Un luogo chiamato libertà di Ken Follet, edito da Mondadori e pubblicato il 30 maggio 2016. Composto da 410 pagine.

Un luogo chiamato libertà: la recensione

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Il libro è ambientato nel XVIII secolo in Inghilterra, racconta la storia e le condizioni che i minatori a quel tempo dovevo subire. Tra soprusi, condizioni igienico-sanitari disumani, torture, ridotti alla schiavitù più totale per arricchire i Signori del Carbone, appartenenti a ricche famiglie. In questo contesto troviamo Mack McAsh, minatore utilizzato, nelle miniere di carbone, che si ribella a questo schema di schiavitù nascosto, e che con l’aiuto la bella aristocratica Lizzie, sorretta da una profonda repulsione per l’ingiustizia, cercherà di trovare la vera libertà.

Un luogo chiamato libertà. Siamo nell’Inghilterra del 1700, in cui è presente la rivoluzione industriale che vede nel carbone una fonte di energia e potere per le ricche famiglie che possiedono terreni in cui sorgono miniere.

La famiglia Jamisson è la proprietaria di numerose miniere, in Scozia, la cui popolazione è composta da minatori. Per arricchirsi e espandere i propri terreni, la famiglia in questione non si crea nessuno scrupolo. Tra soprusi, angherie, che subiscono i poveri operai minatori che diventano schiavi, per via della totale mancanza dei diritti umani e di lavoro, si contrappone l’ideale di giustizia, uguaglianza e libertà, che muove un giovane ventenne di nome Mack McAsh, a ribellarsi al sistema retrograde che subiscono tutta la popolazione operaia. Ritenuti dai signori terrieri, come oggetti di proprietà loro, tale condizione veniva trasferita di riflesso anche alle donne, mogli dei minatori e ai loro figli, tutti erano schiavi al servizio delle famiglie a cui appartenevano, e questo certificato di schiavitù, veniva trasferito ad ogni generazione che nasceva.

Mack McAsh il nostro giovane protagonista, che incarnerà la protesta di un’intera classe sociale. Il coraggio e i valori in cui crede lo porteranno a ribellarsi ai suoi padroni. Il cammino intrapreso da Mack sarà difficile e pieno di ostacoli che metteranno in pericolo anche la sua vita. In questo viaggio intrapreso verso la libertà, il giovane minatore, avrà il sostegno e l’aiuto della bella aristocratica Lizzie Hallim. La ragazza che inizialmente, non è a conoscenza dell’orrore che subiscono i minatori e le loro famiglie, non condivide il gesto di Mack. Ed è per questo che il giovane, le fa vedere le reali condizioni di schiavitù, in cui sono ridotti i lavoratori delle miniere. Lizzie si ricrede ed appoggia silenziosamente la scelta di McAsh. L’aristocratica, risulta essere una giovane donna indipendente, che rifiuta, di accettare la superiorità degli uomini, che era la cultura sociale di quel tempo. Ma essendo donna, sarà costretta a sposarsi. Non sarà un matrimonio d’amore ma di interesse con il rampollo della famiglia Jamisson.

Il matrimonio tra Lizzie Hallim e Jay Jamisson, servirà solo ad unire il potere delle famiglie, arricchendosi ancor di più per sfruttare terreni, giacimenti e miniere.
L’avventura di Mack lo spingerà fino a Londra in cui verrà presentata la situazione disastrosa in cui vergono i scaricatori di porto. Un’altra piaga tipica del secolo, un’altra forma di schiavitù.

McAsh ostacolato dalla potente famiglia Jamisson, ex padroni, a cui li si è ribellato, lo porteranno ad essere impiegato come operaio presso le piantagioni. Tale lavoro, si rivelerà, in certi aspetti anche più duro di quello svolto nelle miniere. Il destino, le gioca un brutto tiro, perché i proprietari delle piantagioni in cui lavora adesso sono Jay e Lizzie.

Con il ritorno di Mack, in Lizzie si risveglia quell’attrazione che provava per il giovane operaio. Il matrimonio tra Jay e Lizzie si spezzerà nel momento in cui la bella aristocratica, perderà il bambino che aspetta dal marito. Il legame tra i due sposi non esiste più.

Adesso è libera di abbandonarsi a quell’amore che aveva nascosto intimamente nel suo cuore. I due giovani innamorati fuggiranno per approdare nelle terre desolate del continente americano, alla ricerca del luogo chiamato libertà.

Ken Follet, ci presenta un romanzo storico, la cui trama originale e intrecciata con il destino del giovane protagonista che è alla ricerca di un riscatto sociale che rompa le catene della schiavitù subita dagli operai impiegati nelle miniere e dai scaricatori di porto. La sua abilità nel riportarci in dietro nel tempo, risulta, una dote innata dello scrittore. I temi trattati in questa sua opera sono presenti, anche in altri suoi libri. Il finale è sempre un incognita tutta da scoprire, un viaggio che il lettore intraprende insieme al protagonista, per calarsi a pieno nel secolo raccontato.

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