L’asilo di Amsterdam di Elle Van Rijn

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L’asilo di Amsterdam: la recensione
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Articolo aggiornato giorno 29 Marzo 2024

L’asilo di Amsterdam di Elle Van Rijn è un libro pubblicato lo scorso anno da Guanda per la collana Narratori della Fenice. Ha 352 pagine, disponibile in formato cartaceo oppure ebook.

L’asilo di Amsterdam: la recensione

Una storia vera che diventa un romanzo e racconta l’incredibile coraggio di poche persone di fronte alla malvagità dei nazisti. “L’asilo di Amsterdam” di Elle Van Rijn è proprio questo, un romanzo che racconta un fatto realmente accaduto, di cui si è sentito parlare poco o per niente, trasformandolo in un racconto per ricordare e non dimenticare cos’è stata la Shoah, in questo caso nei confronti anche dei più piccoli.

Voce narrante de “L’asilo di Amsterdam” è Betty, ebrea di soli 17 anni, che insieme ad altre ragazze è stata costretta, per via delle leggi razziali, a lasciare la scuola professionale che frequentava. Senza capire, Betty è stata costretta, insieme alle sue compagne ebree, ad abbandonare la scuola, trovando subito un’occupazione che la soddisfa. Infatti, diventa maestra d’asilo in una scuola materna di Amsterdam, un asilo creato nel 1906 che ha ospitato bambini ebrei e non ebrei e che ora, su ordine dei nazisti, deve accogliere solamente piccoli di razza ebraica.

Per Betty, che ama i bambini e adora occuparsene, quello sembra il posto adatto e si rivelerà tale per diversi motivi. Le cose per i cittadini ebrei olandesi vanno sempre peggio, anche il negozio del padre di Betty viene chiuso e la famiglia dipende perciò da lei per poter tirare avanti. Ma ben presto sarà necessario per Betty, le altre maestre e la direttrice tirare fuori un coraggio incredibile per difendere i loro bambini.

Ne L’asilo di Amsterdam di Elle Van Rijn ad un certo punto le cose precipitano. I nazisti infatti hanno deciso di fare dell’asilo un luogo di raccolta per i piccoli ebrei che devono essere deportati verso i campi di sterminio. Il destino dei bambini dell’asilo sembra dunque essere segnato, ma Betty e le altre non possono restare a guardare. Grazie al loro coraggio riusciranno a salvare moltissimi bambini, grazie ad un piano che mirava a salvarne il più possibile dalle grinfie dei soldati nazisti.

Come detto L’asilo di Amsterdam di Elle Van Rijn è basato su un fatto realmente accaduto durante il secondo conflitto mondiale ad Amsterdam, che testimonia come non tutti rimanessero indifferenti alle barbarie naziste. Betty, colei che racconta la storia, tra l’altro era ebrea essa stessa. Un libro per ricordare l’Olocausto ma anche chi ha saputo essere una luce nel buio della Shoah.