La regina degli scacchi di Walter Tevis

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La regina degli scacchi: la recensione
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Articolo aggiornato giorno 29 Marzo 2024

La regina degli scacchi di Walter Tevis, edito da Mondadori e pubblicato il 26 gennaio 2021. Composto da 348 pagine.

La regina degli scacchi: la recensione

Il libro ruota intorno alla biografia di Beth, una bambina rimasta orfana, in giovane età che vive in un orfanotrofio è che per sfuggire a quella vita triste e grigia, trova come via di fuga il gioco gli scacchi. Ben presto si scoprirà il talento inaspettato della bambina verso gli scacchi. Da qui si aprirà un mondo diverso fatto di gare, tornei, trofei, vincite e sconfitte ma anche l’opportunità di essere adottata da una famiglia per ricevere tutto l’amore che le serve per combattere la malattia dell’autodistruzione.

La regina degli scacchi. Beth, abbreviazione di Elisabeth Harmon ha otto anni, quando rimane orfana è sembra destinata a un’esistenza squallida, come l’orfanotrofio in cui è costretta a vivere. Beth si sente sola, è una bambina timida, dal cuore gentile bisognosa d’amore, dipendente dai farmaci, ed è terrorizzata da un mondo che non capisce e che non fa nulla per capirla. Si sente piccola, in un mondo così grande, finché per puro caso, non scopre il gioco degli scacchi.

Infatti, un giorno, per caso, mentre puliva il seminterrato, incontrò il custode, che fu scettico quando lei gli chiese di insegnarle quel gioco, strano, che ancora non conosceva. Il custode esclamando disse: non è un gioco adatto alle donne ma solo per uomini. Ma la giovane bambina imparò presto a giocare agli scacchi è tutti rimasero sorpresi nel vedere che una donna riuscisse ad essere così forte ad un gioco ritenuto prettamente maschile. Infatti Beth aveva un dono innato il talento per questo gioco, che divenne per lei uno strumento di salvezza, per imparare a chiedere aiuto e riceverlo.

La passione per gli scacchi divenne un impegno costante che cambiò la vita della giovane bambina. Adottata da una famiglia, non smise di giocare, tanto era il suo talento è bravura che addirittura ricordava tutte le mosse a memoria, ed individuava quelle dell’avversario, è anche se la madre pensava che quel gioco non era adatto a lei, si dovette ricredere. Vinse tante partite e quando ne perdeva qualcuna comunque traeva sempre la forza per ricominciare a giocare.

Il romanzo di Walter Tevis divenuto anche una serie tv cult, in onda su Netflix, fa emergere la sensibilità di una geniale scacchista che deve affrontare tutte le sue paure, partendo da quella di sentirsi sola è diversa, il suo stato di chiusura totale verso gli altri e verso quel mondo che le fa paura, ma che riesce ad affrontare ogni volta che si trova di fronte ad una scacchiera. Una magia che la sottrae da quel dolore che non riesce ad esternare.