La metà di niente di Catherine Dunne

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La metà di niente: la recensione
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Articolo aggiornato giorno 12 Agosto 2021

La metà di niente di Catherine Dunne , edito da Guanda e pubblicato nel 2010, è disponibile nei formati cartacei e digitale.

La metà di niente: la recensione

Ambientato nella città di Dublino, questo libro racconta la caduta e la rinascita di una donna. Rose, da anni sposata con Ben, di punto in bianco si trova a dover affrontare una situazione del tutto inaspettata, ovvero l’abbandono improvviso da parte del marito. Rose non se l’aspettava e da un giorno all’altro si trova in casa sola, con tre figli da crescere, senza soldi e senza sapere come fare ad andare avanti.

In un primo momento Rose si trova scombussolata e confusa e non riesce a reagire a quanto le è capitato. Poco alla volta, però, capisce che non è possibile crogiolarsi nel dolore e che la vita deve andare avanti. Riprende così in mano la sua esistenza, prima di tutto a livello pratico. Con fare imprenditoriale che pensava di non avere mette in piedi un servizio di catering e con le entrate riesce a mandare avanti casa e famiglia, oltre a sentirsi in gamba e indipendente dopo molti anni.

Rose coltiva anche nuove amicizie che le consentono di avere alleate che la consigliano per questa sua nuova vita, fino a che si rende conto che, nonostante la fatica, i timori e le incertezze, sta riuscendo a camminare con le proprie gambe, a non dipendere da Ben-tra l’altro non sa che fine abbia fatto- e guardandosi indietro scopre con stupore che non vorrebbe la vita di prima e che è stata la metà, appunto, di niente. Riesce anche a instaurare nuovi rapporti con i figli e in qualche modo a renderli più responsabili nella vita di tutti i giorni e maggiormente partecipi della sua vita.

La metà di niente è un libro che parla di cambiamento, della forza delle donne che si manifesta soprattutto nei momenti di difficoltà, delle risorse nascoste che ogni donna possiede e può sfruttare per sentirsi appagata e soddisfatta di se stessa, con o senza un uomo.