Il secondo piano di Ritanna Armeni

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Articolo aggiornato giorno 27 Marzo 2024

Il secondo piano di Ritanna Armeni è un libro appena uscito e pubblicato da Ponte alle Grazie. Ha 288 pagine, disponibile cartaceo oppure ebook.

Il secondo piano: la recensione

Un romanzo per il Giorno della memoria, che ogni anno ricorda l’Olocausto il 27 gennaio. “Il secondo piano” di Ritanna Armeni ci porta nella Roma del 1944, quando il Ghetto viene sgomberato, moltissimi ebrei vengono uccisi o mandati nei campi e solamente alcune famiglie ebree trovano rifugio in un convento in periferia.
Inutile dire che per ospitare gli ebrei sfuggiti alla deportazione e alla morte le suore del convento rischiano tutto, a partire dalla propria vita.

Aiutare gli ebrei e addirittura nasconderli significava allora la morte. Non è tutto, però, perché le suore sono doppiamente a rischio. Nello stesso convento ma ad un piano differente, ospitano anche un’infermeria tedesca. Insomma, le suore hanno il nemico in casa propria, nel momento stesso in cui cercano di salvare la vita alle famiglie di ebrei.

Il secondo piano di Ritanna Armeni racconta così una storia di grande coraggio da parte delle suore che nonostante i pericoli scelgono di correre il rischio e dare rifugio agli ebrei, ma anche un quadro della Roma di allora, con i bombardamenti, la guerra ancora in corso, i tedeschi ancora presenti mentre la popolazione aspetta con impazienza l’arrivo degli Alleati.

Non solo, infatti il libro racconta anche le emozioni delle suore, il loro interrogarsi su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato in quel contesto, le decisioni del Vaticano che paiono troppo blande nei confronti dei tedeschi.

Un libro per ricordare l’Olocausto sempre, non solo nel Giorno della Memoria, grazie ad una storia vera di coraggio e carità, che portò un gruppo di suore a sacrificare tutto pur di salvare chi aveva l’unica colpa di essere ebreo.

In Il secondo piano di Ritanna Armeni la storia è narrata grazie ai diari della superiora e della novizia del convento, sempre tra paura e diffidenze, speranze per il futuro e fede, anche quando tutto pare perduto. Un libro che permette anche di scoprire come tanti luoghi di culto, come appunto i conventi, durante il secondo conflitto mondiale abbiamo aiutato gli ebrei a salvarsi dalla deportazione verso i campi di sterminio, come questi luoghi divennero una luce in uno dei momenti più bui della storia del Novecento.

Un libro per non dimenticare la Shoah e quanti aiutarono gli ebrei.