Articolo aggiornato giorno 14 Giugno 2024
Città di ossa Shadowhunters è il primo libro della saga The mortal instruments della scrittrice Cassandra Clare, da cui sono successivamente nati un film ed una serie tv. Il libro è composto da 541 pagine, edito da Mondadori nel 2016 per la collana Oscar Fantasia.
Città di ossa Shadowhunters: la recensione
La storia inizia narrando della sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto.
I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri invisibili a molti, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell’incontro la sua vita cambia radicalmente.
Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un’affannosa ricerca, un’avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l’amore.
Nonostante sia un libro fantasy che tratta di mostri e demoni, affronta temi fortemente adolescenziali come i primi amori, l’importanza dell’amicizia, e la famiglia. Si tratta di una saga prettamente Urban Fantasy con una storia originale che ti prende sin da subito.
Il testo è scorrevole, grammaticalmente accurato e ricco di colpi di scena. I personaggi sono interessanti ma non ancora ben definiti, poiché si evolveranno col tempo man mano che la saga va avanti, quasi crescendo insieme ai lettori.
Mai noioso e a tratti completo di battute divertenti che sdrammatizzano e danno un tocco piacevole. Un libro prettamente per adolescenti, allo stesso tempo in grado di colpire gli appassionati del genere di tutte le età.
La scrittrice riesce a descrivere i luoghi e le situazioni perfettamente, senza ricadere nell’errore di diventare prolissa. Anche il tipo di scrittura, inoltre, si evolve con i libri. Risultando più semplice nel primo per poi migliorare sempre di più.
Seppur trattandosi sempre di un libro con i classici mostri tipici del Fantasy, l’autrice ha la geniale idea di mettere in campo la figura degli Shadowhunter – letteralmente cacciatori di ombre – capaci di attirare l’attenzione attraverso la loro minuziosa descrizione.
I dettagli sono infatti uno dei principali fattori positivi di questa saga. Un libro che consiglio vivamente, diverso e avvincente.
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