Ridere del mondo. La lezione di Leopardi di Emilio Russo

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Ridere del mondo: la recensione
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Articolo aggiornato giorno 29 Marzo 2024

Ridere del mondo. La lezione di Leopardi di Emilio Russo è un libro edito nel 2017 da Il Mulino nella collana Saggi. Ha 231 pagine, cartaceo o ebook.

Ridere del mondo: la recensione

Chi l’avrebbe mai detto che Giacomo Leopardi avrebbe insegnato a noi a ridere? Un personaggio che ci è sempre stato presentato solitario, triste, cui non assoceremmo mai dei testi ironici. Eppure è così e ne sono testimonianza le “Operette Morali” che sono il tema di questo libro.

Ridere del mondo. La lezione di Leopardi di Emilio Russo, infatti, racconta proprio l’ironia, la comicità, il sorriso sul mondo che Giacomo Leopardi intese grazie alla sua opera “Operette Morali” ovvero una serie di novelle spesso scritte in tono ironico, per imparare a ridere del mondo.

Il libro illustra le Operette, un libro che non ebbe molta fortuna tra i contemporanei di Leopardi, quando si guardava al Manzoni e che anche in seguito ebbe fortune differenti tra il pubblico, la critica e gli stessi scrittori. Ne sono state realizzate diverse edizioni dopo la prima del 1827 ma forse in pochi ne hanno saputo capire l’importanza, appunto del voler far comprendere il tono ironico degli scritti che ridono di molte cose. Per fare un esempio, nel Dialogo di Ercole e di Atlante, quest’ultimo condannato a sorreggere la Terra rifiuta l’aiuto di Ercole, sostenendo che la pochezza degli uomini rende la Terra leggera.

Ridere del mondo. La lezione di Leopardi di Emilio Russo enfatizza la satira delle novelle e dei dialoghi leopardiani, che per le sue Operette prese a spunto Luciano mescolando la comicità del teatro alla novella fantastica, con un intento quasi di gioco per far sorridere chi legge.

Il libro Ridere del mondo. La lezione di Leopardi di Emilio Russo ripercorre la storia della nascita e della pubblicazione delle Operette, con un capitolo a parte dedicato proprio al ridere del mondo.

Insomma pur scrivendo di temi filosofici, pur facendo ricorso anche a personaggi mitologici, pur parlando anche di pessimismo e della bruttura della vita, nelle Operette Morali Giacomo Leopardi ha voluto ridere un po’ di tutto, e soprattutto scrivere in modo che il lettore cogliesse l’umorismo di certe novelle, l’ironia di certi dialoghi. Insomma anche Leopardi ci invitava e ci invita a ridere di più del mondo, a sorridere di noi stessi, a leggere con più leggerezza anche quando certe storie sembrano tragiche.

Un sorriso da Giacomo Leopardi, chi l’avrebbe mai immaginato?