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Articolo aggiornato giorno 24 Maggio 2025
Se sei alla ricerca di un libro capace di farti immergere nella dura realtà del Molise durante la Seconda guerra mondiale, Ladro di galline di Francesco Jovine è una lettura imprescindibile. Questa raccolta di racconti brevi, pubblicata nel 1940, è una delle prime opere significative dello scrittore molisano e racchiude in sé i temi e le atmosfere che renderanno celebri i suoi romanzi successivi, come Signora Ava e Le terre del Sacramento. In questa recensione completa, analizziamo la trama, i personaggi, i temi principali e lo stile di Jovine, offrendo uno sguardo approfondito su un’opera che ha ancora oggi molto da dire.
Chi è Francesco Jovine?
Francesco Jovine (1902-1950) è stato uno scrittore, giornalista e saggista italiano, originario di Guardialfiera, in provincia di Campobasso. Narratore di ispirazione verista, ha saputo raccontare con realismo e poesia le condizioni del mondo contadino molisano, intrecciando episodi storici e sociali con una vena di lirismo e una tensione polemica verso le ingiustizie. Le sue opere più famose – come Signora Ava e Le terre del Sacramento – sono considerate pietre miliari della narrativa italiana del Novecento. Con Ladro di galline, pubblicato nel 1940, Jovine inaugura il suo percorso narrativo con una raccolta di racconti ambientati nella sua terra d’origine.
Recensione di Ladro di galline
Ladro di galline è una raccolta di sette racconti ambientati nel Molise, durante gli anni bui della Seconda guerra mondiale. Jovine, con grande sensibilità e attenzione ai dettagli, descrive la vita quotidiana di un mondo rurale fatto di povertà, emarginazione, stenti e privazioni, ma anche di umanità e resilienza. La figura centrale è il contadino povero, costretto a sopravvivere in un contesto di ingiustizie sociali e miseria, in un periodo in cui le difficoltà economiche e morali erano aggravate dalla guerra.
Il racconto eponimo, “Ladro di galline”, è emblema di questa condizione: non si tratta solo di una semplice storia di furto, ma di una vicenda che riflette le tensioni sociali e le contraddizioni di un mondo in bilico tra legalità e necessità. In questa e nelle altre storie della raccolta, emergono le dinamiche della povertà contadina molisana, il conflitto tra padroni e lavoratori, e le ombre della guerra.
Temi principali
Uno degli aspetti più interessanti di Ladro di galline è la sua capacità di mettere in luce, con una scrittura semplice ma incisiva, le problematiche sociali di un’Italia contadina e marginale. Jovine descrive un Molise arcaico, dove il confine tra legalità e illegalità è spesso sfumato, e dove la lotta per la sopravvivenza spinge le persone a compiere azioni disperate.
- La povertà rurale: il filo conduttore della raccolta è la miseria del mondo contadino molisano, descritta con uno sguardo partecipe e senza moralismi.
- Il conflitto sociale: già in questa raccolta si intravedono le tensioni tra padroni e contadini, temi che saranno approfonditi nei romanzi successivi.
- La Seconda guerra mondiale: lo sfondo storico influisce sulle vicende, aggiungendo un senso di precarietà e incertezza.
- L’umanità dei personaggi: nonostante il tono spesso crudo, emerge la dignità e la capacità di resistenza dei protagonisti.
Lo stile di Jovine: un realismo asciutto e potente
Lo stile narrativo di Francesco Jovine in Ladro di galline è diretto, privo di orpelli, ma capace di evocare immagini potenti e di grande impatto emotivo. La scrittura è asciutta e realistica, con un linguaggio semplice e accessibile, ma non per questo banale. L’autore riesce a trasmettere emozioni senza scadere nel sentimentalismo, mantenendo un equilibrio perfetto tra narrazione e riflessione sociale.
La coralità dei racconti, con personaggi che rappresentano l’intero spettro della società contadina, anticipa la grandezza dei romanzi successivi. Inoltre, Jovine inserisce nella narrazione momenti di lirismo, soprattutto nelle descrizioni del paesaggio molisano, che rendono ancora più suggestiva la lettura.
Perché leggere Ladro di galline oggi?
A distanza di oltre ottant’anni dalla sua pubblicazione, Ladro di galline è un libro che conserva intatta la sua forza e la sua attualità. La sua capacità di raccontare le dinamiche della povertà, le ingiustizie sociali e la dignità delle persone comuni risuona ancora oggi, in un’epoca in cui le disuguaglianze sono tornate prepotentemente al centro del dibattito. Inoltre, il libro offre uno spaccato autentico e prezioso del Molise del Novecento, una terra poco rappresentata nella narrativa italiana.
Questa raccolta di racconti è anche una lettura ideale per chi vuole avvicinarsi all’opera di Francesco Jovine e scoprire un autore che ha saputo raccontare come pochi altri la complessità del mondo rurale italiano. Un libro che parla di miseria, di resistenza, di umanità senza retorica, e che lascia nel lettore un segno profondo.
Conclusione
In definitiva, Ladro di galline è molto più di una semplice raccolta di racconti: è un’opera che getta le basi della narrativa di Francesco Jovine e che anticipa i grandi temi della sua produzione. Con il suo stile essenziale e potente, l’autore ci regala un affresco vivo e commovente del Molise durante la guerra, un mondo dove la sopravvivenza quotidiana si intreccia con la lotta sociale e con la ricerca di un futuro migliore. Se ami le storie vere, intense e cariche di significato, Ladro di galline è un libro che non puoi perdere.
Ladro di Galline PDF
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Fonte: liberliber
Licenza: CC BY-NC-SA 4.0
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