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Articolo aggiornato giorno 21 Maggio 2025
Il destino di Isabella di Susan Hastings è il seguito del libro “Isabella” , entrambi editi da Piemme. Qui si ritrova la figura della regina spagnola Isabella di Castiglia, non più una giovane inesperta che lotta per il trono ma una donna forte, determinata, con una famiglia composta da figli e figlie e un marito, Ferdinando d’Aragona, con cui governa.
Il destino di Isabella: recensione
Il libro Il destino di Isabella di Susan Hastings tocca tutte le tappe più importanti della vita privata e pubblica di Isabella di Castiglia. Sposata con Ferdinando d’Aragona, si trova con quest’ultimo ad affrontare momenti cruciali come la cacciata dei Mori, ma anche degli ebrei, l’Inquisizione con Tomas de Torquemada, primo confessore della regina che non si fa scrupoli a mandare al rogo tutti coloro che non sono cattolici o identifica come eretici.
Nel mezzo anche l’arrivo di Cristoforo Colombo, la cui spedizione sarà finanziata proprio dai due “re cattolici”, come erano chiamati Ferdinando e Isabella. E poi i figli, la loro crescita e il loro destino, spesso amaro.
La cacciata degli ebrei
Ai tempi di Isabella, gli ebrei vivevano in Castiglia, fino a che alcuni provvedimenti preannunciarono la terribile sorte che sarebbe toccata loro. Costretti a fuggire oppure a rinnegare la loro religione e a diventare cattolici, alla fine neppure questo li salverà. Isabella caccerà tutti gli ebrei, impedendo loro di portare qualcosa con sé, lasciandoli nella miseria, nella disperazione, costretti ad un esilio verso terre sconosciute.
La Reconquista
Isabella e Ferdinando cacciarono anche i mori che abitavano in Castiglia, anche dalla città di Granada da sempre roccaforte dei mori. Anche in questo caso senza preoccuparsi della loro sorte e anzi erigendo nuove città per celebrare la vittoria, come la città di Santa Fè.
Cristoforo Colombo
Come si legge ne “Il destino di Isabella” di Susan Hastings, il navigatore ed esploratore genovese aveva già tentato di farsi finanziare la missione per la scoperta delle Indie dal re del Portogallo, che però aveva rifiutato. Si rivolse così a i re cattolici, che seppur con qualche reticenza, viste le meraviglie e i tesori che Colombo credeva di trovare, decisero di aiutarlo nella sua impresa. Di fatto, come sappiamo, Colombo non arrivò nelle Indie ma in America. Non trovò ricchi tesori, ma popolazioni indigene che sottomise, portando alcune schiavi con sé. Altri indigeni morirono per le malattie portate dai marinai, mentre un parte del suo equipaggio perì a causa degli indigeni che si ribellarono. In definitiva anche se osannato in Spagna Colombo non portò ricchezze ai due re cattolici, ma ribattezzò alcune terre conquistate in onore di Isabella.
I figli
Isabella e Ferdinando ebbero diversi figli, alcuni non sopravvissero e altri ebbero un destino terribile. La primogenita, Isabella, si sposò secondo il volere della madre due volte, per rinsaldare le alleanze tra monarchie, ma morì giovane, come morì giovane il figlioletto Michele.
L’erede Giovanni, sposato nelle Fiandre, perì anch’esso giovanissimo mentre la sorella Giovanna, data in sposa a Filippo il Bello sempre nelle Fiandre, a quanto tramanda la Storia, divenne pazza.
Giovanna la pazza
Se Giovanna fosse diventata pazza o meno non lo si può sapere con certezza. Certo era gelosissima del marito, che aveva storie con diverse dame, e quando Filippo morì intraprese un pellegrinaggio con la salma del marito, rifiutandosi di seppellirlo per molto tempo. Bisogna anche dire che questa sua condizione, vera o presunta, venne sfruttata bene alla morte della madre Isabella. Dopo la morte della primogenita e dell’erede maschio, Giovanna era diventata l’erede al trono di Castiglia. Ma quando la madre regina morì, il padre la rinchiuse al fine di poter regnare sulla Castiglia e in seguito lo farà il figlio di Giovanna, Carlo V, che tenne per sé il potere e mai liberò la madre.
Caterina d’Aragona
La figlia più piccola di Isabella e Ferdinando era Caterina d’Aragona. Questa fu mandata in sposa al principe Arturo in Inghilterra, figlio di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York. Arturo morì poco dopo e in seguito Caterina sposerà il fratello di lui, Enrico VIII, che la metterà da parte quando sposerà Anna Bolena. Caterina morirà ammalata, povera, abbandonata da tutti, senza mai più rivedere la figlia Maria.
Il destino di Isabella: conclusioni
“Il destino di Isabella” di Susan Hastings ripercorre come detto i fatti più importanti della vita di Isabella. Una donna certamente forte e indomita, ma anche senza pietà. Lei, che professava la sua fede cristiana e quindi la sua bontà, non si fece scrupolo a cacciare mori ed ebrei, né a far uccidere presunti eretici sul rogo.
Non fu, per i suoi figli, una madre presente, sempre impegnata in battaglie, e anche una madre poco tenera, sempre attenta solo a pianificare come sistemare i suoi figli per cementare alleanze fra le monarchie. Ne esce un ritratto di una donna forte ma anche troppo dura, sorretta dalla fede con la quale giustificò però qualsiasi comportamento. Per chi ama la storia un bel romanzo che dipinge tutti gli aspetti di una regina certamente fuori dal comune, ma che seppe anche essere spietata.
Il destino di Isabella Pdf
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