Articolo aggiornato giorno 12 Giugno 2019
Tre metri sopra il cielo è il primo romanzo rosa dello scrittore Federico Moccia. È stato pubblicato per la prima volta nel 1992, ma ci vollero anni prima che raggiungesse il successo internazionale con la ristampa del 2004. L’ultima pubblicazione è della casa editrice Feltrinelli, per la collana Super universale economica.
Tre metri sopra il cielo: la trama
L’autore ebbe difficoltà a trovare una casa editrice che pubblicasse il romanzo, quindi lo auto-pubblicò. Ma ben presto il libro si diffuse tra i licei romani. Grazie all’ambientazione romana e proprio di quei licei, i ragazzi si rispecchiavano nelle pagine del romanzo. Così iniziò il grande successo di questa storia, che diede vita ad un nuovo mondo.
La prima edizione era ambientata nei primi anni ottanta. Invece, la seconda che ne confermò il successo, ha un’ambientazione più contemporanea. Ritrovata, poi nella trasposizione cinematografica.
Fabrizia Gervasi, detta Babi, è una ragazza di buona famiglia, studentessa modello. Stefano Mancini, detto Step è un ragazzo delle periferie romane, bello e dannato. Non potrebbero essere più diversi. Ma dal loro primo incontro inizierà una grandiosa storia d’amore.
Babi all’inizio è fidanzata con Chicco, un ragazzo perfetto per lei. Ma quando la sua migliore amica Pallina con l’aiuto del fidanzato Pollo, le presenta il migliore amico di quest’ultimo Step, cambia tutto. Babi si ritroverà in un mondo che non conosceva e rivoluzionerà tutta la sua vita per amore.
Le differenze tra i due sono molte e per quanto l’amore sia forte, non sempre riesce a superare tutto. I due giovani innamorati si ritroveranno davanti alla più dolorosa delle prove. Li unirà o li dividerà per sempre.
Un’intera generazione si ritrova nei protagonisti di questa storia: nei loro problemi e nella loro vita. Il successo che ha avuto questo romanzo e i romanzi successivi (Ho voglia di te, 2006 e Tre volte te, 2017) lo si vede in qualsiasi città: troverete su qualche muro la scritta “io e te, tre metri sopra il cielo” oppure gli innumerevoli lucchetti, ad imitazione di quelli di Ponte Milvio (rimossi nel 2012), che suggellano le più romantiche storie d’amore.
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