Il Sogno della Camera Rossa di Ts'Ao Hsüeh-Ch'In

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Articolo aggiornato giorno 8 Luglio 2018

Il Sogno della Camera Rossa di Ts’Ao Hsüeh-Ch’In è un romanzo cinese del diciottesimo secolo, una sorta di classico della letteratura cinese.

La Camera Rossa cui si fa riferimento nel titolo era originariamente il colore delle camere delle fanciulle nobili, mentre nel testo si cita a volte la “polvere rossa”, un riferimento buddista che incita a liberarsi del superfluo. Il libro mescola sogno e realtà, in una cornice con moltissimi personaggi in cui si fondono sentimenti, religione e credenze nella Pechino e in altre zone dell’epoca.

Il Sogno della Camera Rossa: la trama

Ne Il sogno della camera rossa vi sono diversi temi. Il primo è quello dell’amore, vissuto da molti personaggi, in particolare quello tra Gioiazzurra e Pao-Yü, lei l’immagine della purezza, della castità, lui dipinto quasi come uno sciocco, che viene dato in matrimonio non all’amata ma ad un’altra donna, a seguito di un inganno.

Da un lato il libro celebra il sentimento dell’amore, dall’altro però narra vicende in cui i protagonisti soffrono fino allo stremo per i loro sentimenti, mentre si fa riferimento al buddismo, ma anche al taoismo e al confucianesimo.

Se da un lato Il sogno della camera rossa è un libro che racconta vicende sentimentali, dall’altra si mescola continuamente con il soprannaturale (attraverso pietre o altri oggetti dalle varie proprietà) e con i precetti di varie religioni, che vengono adottati a seconda della situazione. In più, ognuno cerca la felicità ma anche un’ascesa spirituale, un compimento della propria anima e una sorta di elevazione spirituale possibile proprio grazie alla religione, o alle religioni se pensiamo che si citano tutte.

Alla religione si mescolano poi credenze popolari, in un connubio che è una sorta di palcoscenico dove si muovono moltissimi attori, ciascuno con la sua parte da recitare e che escono di scena al momento opportuno, per far spazio ad un’altra storia.

Alle vicende dei personaggi si assiste in una cornice che narra la vita quotidiana di nobili delle dinastie regnanti, ma anche di personaggi di ceto agiato anche se non nobili fino ai servi, raccontandone abitudini, quotidianità, descrivendo paesaggi e siti come dovevano essere nel diciottesimo secolo, così da regalare al lettore anche uno spaccato di vita di quel periodo.

Il sogno della camera rossa è così un romanzo che alterna continuamente realtà e fantasia, amori e odi, sogni e incubi, un libro che presenta la Cina di allora sia attraverso le vite dei protagonisti, le loro avventure, fortune o sfortune, sia a livello storico con descrizioni anche dei riti quotidiani delle genti più umili. Un classico per capire la cultura cinese di alcuni secoli fa, perdendosi nelle storie dei suoi personaggi