Le solite sospette di John Niven

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Le solite sospette: la recensione
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Articolo aggiornato giorno 12 Giugno 2023

Le solite sospette di John Niven è un romanzo ironico che racconta la strampalata vicenda di Susan, moglie di un ordinario uomo d’affari che tanto ordinario, come scoprirà in seguito, non era. Una vecchina che all’improvviso si trova non solo sola, ma anche spiazzata e senza una lira, potenzialmente senza una casa.

Le solite sospette: la recensione

Sposati da molti anni, a Susan non è mai venuto in mente che il marito potesse avere un’altra vita, una vita nascosta, squallida e che i soldi che giravano per casa fossero un po’ troppi o perché si dovessero continuamente firmare documenti di dubbia provenienza.

Per anni si è calata nel ruolo della perfetta casalinga e moglie, accanto ad un uomo che non aveva nulla fuori dal comune, accontentandosi dell’amicizia con Julie che non ha il becco d’un quattrino e che è attrice dilettante.

Ecco perché, quando dei poliziotti informano Susan che suo marito è morto in un modo scandaloso, cade dalle nuvole.

Suo marito Barry frequentava il mondo della prostituzione ed è andato al Creatore in un posto con gente simile di cui era nientemeno che co-proprietario. Susan stenta a credere a tutto ciò, ma i debiti che suo marito ha accumulato con questa casa per appuntamenti sono più che mai reali. Debiti che sono cresciuti considerevolmente con gli anni, sono trenta quelli in cui Susan non ha saputo nulla di nulla- e che ora probabilmente le faranno perdere la casa, su cui grava più di un’ipoteca.

Ne Le solite sospette, lasciando da parte piagnistei sulla morte del marito che si è scoperto essere stato un lazzarone, Susan deve pensare ad un piano per poter conservare la sua casa e in una serata di sbronza con Julie le due decidono di svaligiare una banca.

Pare una pazzia ed in effetti lo è, ma le due donne pensano di avere ormai vissuto gli anni migliori, per cui se anche le arrestassero, non avrebbero poi molto da perdere. Julie, inoltre, ha bisogno di denaro, non avendo nessun risparmio da parte ed inoltre conosce altre donne che potrebbero partecipare alla rapina, avendo problemi simili.

Quello che sembrava un piano nato dai fumi alcolici invece prende vita. Reclutate altre vecchiette, la rapina si mette in atto e contrariamente alle aspettative, va a buon fine. Le vecchine, munite del malloppo, decidono di raggiungere la Costa Azzurra, dove dovranno riciclare i soldi e darsi alla macchia.

L’obiettivo ora è un altro, ovvero godersi quello che la vita ha ancora da offrire loro-adesso non credono più di aver ormai passato gli anni migliori-a cominciare da una splendida crociera, in barba a tutti. Ce la faranno a passare impunite?

Le solite sospette è ironico a partire dal titolo. Chi mai sospetterebbe che un gruppo di vecchiette possa rapinare una banca e-forse-farla franca?